E-commerce e accessibilità digitale: obblighi di legge in arrivo
Accessibilità digitale
Cos’è l’accessibilità digitale
L’accessibilità digitale è la capacità di un sito web, e-commerce, app o contenuto online di essere utilizzabile anche da persone con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive. In Italia ci sono circa 13 milioni di persone con almeno una disabilità; a livello globale, oltre 1,3 miliardi. Garantire l’accessibilità significa includere, migliorare l’esperienza utente, espandere il bacino d’utenza e rafforzare la reputazione del brand.
Obblighi di legge: Decreto Legislativo 82/2022
Dal 28 giugno 2025, tutte le imprese che offrono servizi digitali ai consumatori dovranno rispettare i requisiti dell’European Accessibility Act, recepito in Italia con il D.Lgs. 82/2022. Le principali disposizioni includono:
- Adeguamento di siti web, app, documenti digitali e PDF
- Pubblicazione della dichiarazione di accessibilità
- Compatibilità con tecnologie assistive
- Sanzioni da 5.000 a 40.000 € in caso di mancato adeguamento
Perché è urgente intervenire?
Secondo WebAIM, il 96% dei siti presenta errori di accessibilità. Gli e-commerce sono i più penalizzati, con una perdita globale di 16,8 miliardi di dollari. Agire in anticipo significa evitare interventi urgenti, ridurre i rischi legali e aumentare l’inclusività e la competitività.
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- Audit di accessibilità gratuito – scansione del sito con strumenti certificati.
- Report dettagliato – analisi dei problemi e checklist degli interventi.
- Adeguamento tecnico – codice, grafica, testi alternativi, struttura semantica.
- Redazione e pubblicazione della dichiarazione di accessibilità.
- Installazione opzionale di assistente AI per l’accessibilità.
- Supporto annuale e monitoraggio continuo.
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Chi è obbligato ad adeguarsi – Imprese pubbliche e private
Secondo il D.Lgs. 82/2022 e le normative europee, l’obbligo di adeguamento all’accessibilità digitale riguarda:
- Tutte le Pubbliche Amministrazioni, incluse scuole, comuni, ASL, enti pubblici economici, ecc.
- E-commerce
- Le società a controllo pubblico o partecipazione pubblica (es. municipalizzate)
- Le imprese private che offrono servizi digitali rivolti al pubblico, in particolare se:
– Hanno più di 10 dipendenti o un fatturato annuo superiore a 2 milioni di euro
– Gestiscono servizi essenziali (es. banche, assicurazioni, telecomunicazioni, trasporti, e-commerce)
Accessibilità e SEO – Rischi e Opportunità
Un sito web non accessibile non è solo un rischio legale, ma può anche compromettere la visibilità nei motori di ricerca. I motori come Google premiano l’usabilità, la struttura semantica e la chiarezza dei contenuti, tutti elementi comuni ai requisiti WCAG. Alcune problematiche SEO correlate all’inaccessibilità includono:
- Assenza di alternative testuali (alt text) per le immagini, penalizzando l’indicizzazione.
- Struttura del sito poco chiara e non semantica (uso improprio di header, landmark, menu).
- Contenuti non accessibili da mobile o non leggibili con screen reader.
- Tempi di caricamento aumentati per componenti non ottimizzati per l’accessibilità.
Intervenire sull’accessibilità non solo evita sanzioni, ma migliora l’ottimizzazione SEO e l’esperienza utente, con un impatto positivo sul posizionamento nei motori di ricerca.